La Bretagna

Introduzione

Questo viaggio è stato effettuato nell'estate 2004, e rappresenta la prosecuzione logica di quello dello scorso anno (La Normandia, 2003). Per tale motivo ho deciso di omettere il racconto del percorso per arrivare in Bretagna, e precisamente a St. Malò, prima tappa vera e propria.
Il prezzo del gasolio è leggermente inferiore all'Italia, ma solo presso i distributori adiacenti i grandi supermercati. Si aggirava su una media di 0,85€ (non male rispetto allo 0,715€ dello scorso anno). Attenzione che non è possibile effettuare il pagamento "self service" presso le macchinette automatiche con le nostre carte di credito/bancomat, e quindi bisogna scegliere quelli con il gabbiotto e l'omino durante l'orario di apertura e non il sabato e domenica.
Il prezzo delle Autostrade non è indifferente, il camper paga quanto una macchina+roulotte, e conviene quasi sempre usare le statali. Sono spesso a 4 corsie e sono tenute egregiamente, meglio delle autostrade nostrane.
Prima della descrizione dell'itinerario vero e proprio proporrò l'elenco delle Aree Attrezzate (AA) e dei Punti Sosta (PS) che abbiamo utilizzato, in maniera tale da rendere disponibile un elenco al quale fare riferimento indipendentemente dall'itinerario e dalle tappe che vorrete fare. Avevo iniziato a prendere nota di tutti i Camper Service (CS) che incontravo, ma essendocene un'infinità, alla fine ho desistito per non dover compilare uno sterile elenco lungo quanto il diario stesso. Praticamente esiste una possibilità di sosta in ogni paesino, piccolo o grande che sia, e molti hanno il CS, anche se a volte non è segnalato.

Per pianificare a grandi linee il viaggio mi sono servito dei diari di bordo trovati sul sito di Turismo Itinerante, e con me ho portato sia la giuda del Touring Club Italiano, molto accurata (anche troppo) per la descrizione dei monumenti e della storia in genere, che la guida della Let's Go - France (in inglese), per le informazioni logistiche, qualche itinerario e l'elenco delle feste e delle manifestazioni. Inoltre mi ero preso la briga di richiedere alcuni depliant non scaricabili via Internet, via posta, che mi sono stati recapitati entro una settimana.

Di seguito, invece, l'elenco dei link a siti che ho trovato particolarmente utili:
I-Campingcar (in francese) sito dove si può trovare un elenco aggiornato di aree di sosta suddivise per dipartimenti. Le stesse vengono poi descritte e catalogate secondo il giudizio dei recensori.
Turismo in Bretagna Il sito dell'Ente Regionale per il turismo della Bretagna, dal quale si possono scaricare vari opuscoli informativi suddivisi per tema ed area di interesse, qualcuno anche in italiano. Altrimenti si possono richiedere e vi verranno spediti per posta entro una settimana. Molto utile la guida dei campeggi.

Aree di Sosta:

Mentre mi documentavo sulle aree di sosta che avrei incontrato in Francia, leggendo vari diari di viaggio su Internet mi ero imbattuto in un viaggiatore che affermava che la Bretagna era da considerarsi come la Mecca dei camperisti perché ogni paesino più o meno grande che fosse era dotato del suo camper service. Li per lì, devo essere sincero, interpretai l'affermazione in maniera riduttiva, ma dopo esserci stato, capisco che l'affermazione può essere benissimo interpretata alla lettera. Per questo motivo elencherò solamente le aree o i parcheggi di cui ho usufruito per la sosta notturna, e non tutti quelli incontrati lungo il percorso, sia per snellire l'elenco, sia per cercare di rendere la lettura più fluida.

Ille et Villaine (35)

St. Malò (PS): in chausee des Corsaires, di fronte allo stabilimento della Compagnia Des Salines du Midì et du Sur. Una serie di posti lungo la strada verso il lato del molo.
PS St Malò
Paimpont (PS+CS): Piccolo parcheggio asfaltato vicino al palazzo del Comune. Comoda alternativa il Campeggio Municipale, con CS (colonnina Eurorelais, gettone da 2€ presso la direzione, ma controllate prima che non venga già l'acqua da sola...) anche per chi è solo di passaggio. Piazzola con elettricità 11€ a notte. Il Camping ha anche delle piazzole asfaltate riservate alle Autocaravan di passaggio, ma non ne ho chiesto il prezzo.

Côtes d'Armor (22)

Lancieux (PS+CS): Parcheggio sterrato dietro la chiesa. Non segnalato. Gruppo servizi e colonnina artigianale, scarico gratuito, acqua 2€. Martedì divieto 9h-14h per via del mercato.
PSCS Lancieux PS CapFrehel
Lancieux / Cap Frehel

Cap Frehel (PS): Nel parcheggio del faro. 2€ a notte. La mattina passa il furgone del panettiere.
Binic (PS+CS): Lungo il mare, accanto al posto di soccorso dei pompieri.
Point de l'Arcouest (PS): parcheggio in pendenza ed estremamente scomodo, ricavato in una parte del più grande parcheggio per le auto. Fondo erboso, con servizi igienici. 5€ tutto il giorno dalle 09h alle 19h.
Paimpol (AA): Nei mesi di grande affluenza viene riservato un piazzale sterrato in aggiunta all'area sempre disponibile, da preferire perché più riparata dalla strada. CS con colonnina Eurorelais, sosta 5,20€ (solo luglio e agosto).
AA Paimpol AA Tregastel
Paimpol / Tregastel

Tregastel (AA): Nel piazzale accanto ai campi da tennis e di fronte il SuperU. Asfaltato, con servizi igienici, sosta 5€ dalle 19h alle 9h.
 

Finistère (29)

St. Thegonnec (PS+CS): Splendida zona ricavata sulla piazza vicino all'Ufficio Informazioni. Piazzole delimitate da aiuole e attrezzate con un tavolo e panche di legno. CS con colonnina Eurorelais.
Huelgoat (PS): Lungo il lago, in Allèe du Lac.
Carantec (PS+CS): In Rue des Meneyer, vicino alle scuole. L'area, sterrata, è appena stata spostata. Risulta scomoda e decentrata rispetto al centro del paese. Colonnina Eurorelais, ma a gettone, da prendere all'Ufficio Informazioni e presso una delle Boulangerie. 
Roscoff (PS): Nell'area denominata Santa Barbara, vicino all'omonima chiesa ed a circa 15min a piedi dal centro. Colonnina Eurorelais ma gratis.
PS Huelgoat PSCS Roscoff AA Lampau-Plouarzel
Huelgoat / Roscoff /Lampau Plouarzel

Lampau-Plouarzel (AA): Segnalata, su terrazzamenti con sfondo erboso. Servizi igienici e lavasciuga (3,50€ lavaggio; 3€ asciugatura). Sosta 3,40€ e carico acqua con colonnina Eurorelais 2€. Possibilità di prenotare il pane la sera per averlo la mattina successiva.
Le Conquet (PS+CS): Nel parcheggio accanto la Mairie. Sterrato, generalmente si libera dopo le 19 quando torna l'ultimo traghetto dalle isole.
Plougonvelin (AA): Costo 6€ a notte, con elettricità ,scarico e carico. Servizi igienici. Fondo erboso con piazzole delimitate da siepi.
AA Plougonvelin AA CamaretsurMer
Plougonvelin / Camaret

Camaret sur Mer (AA): In Rue Georges Ancey, adiacente i Menhir de Lagatjar. Costo 3€/24h, colonnina Eurorelais 2€. Piazzole con fondo sterrato e delimitate da aiuole su due lati.
Morgat (PS+CS): L'Area presso il Port de Pleisance non esiste più, e su tutto il porto vige il divieto ai camper. Possibile sosta nel grande parcheggio sterrato in Rue de l'Atlantique che si trova seguendo le indicazioni per Cap de la Chevre, subito dopo l'ufficio turistico, sulla destra, alle spalle della chiesa. Arrivare non troppo tardi perché viene usato dai villeggianti che cenano in paese (prima delle 20.30 in luglio ed agosto).
PSCS Locronan PSCS PointCroix
Locronan / Point Croix

Locronan (PS+CS): Parcheggio degli autobus, su sfondo erboso, lievemente in pendenza. 3€ al giorno. Arrivando in paese da Chateaulin, seguire le indicazioni per il paese per mezzi di massa superiore a 3,5t, e poi quelle del parcheggio degli autobus. CS con colonnina Eurorelais 2€, dall'altra parte del paese, seguendo le indicazioni "P" venendo da Quimper.
Point Croix (PS): Possibilità di sosta su piazzale sterrato. Si trova in Place de la Mètairie, traversa di rue de la Fontaine. Non segnalato, ma basta seguire le indicazioni per "P" 300 places, o chiedere lumi all'Ufficio Informazioni. C'è anche un Camping Municipale, tel: 02 98 70 40 66.
Pointe du Raz (PS): Parcheggio riservato ai camper, a pagamento, 5€ senza pernotto. Per la sosta notturna si paga in tutto 10€. Servizi igienici ma con esplicito divieto di scaricare e/o fare acqua. Se non volete perdervi il tramonto conviene arrivare il pomeriggio, sostare fin dopo lo spettacolo, e poi spostarsi a Dimelin (possibilità PS+CS), Audierne (PS sul lungofiume parallelo alla statale) o a Pointe du Van (PS).
Pointe du Vain (PS): Una delle 5 zone del parcheggio è senza sbarre (come si arriva la prima a destra).
PS Faro Eckmuhl
Penmarc'h (PS): La sosta accanto al Faro d'Eckmuhl è espressamente vietata dalle 19h-9h, ma possibile per visitare il Faro durante il giorno. Altre possibilità in zona:
Port de Bouc (PS): Seguire il lungomare direzione Kerity e, subito dopo aver superato il porto, si trova uno spiazzo erboso sulla destra, a ridosso delle dune. Attenzione alle zanzare...
Pointe de la Torche (PS): Seguire per St. Guenole e poi per la punta. Ampio parcheggio alle spalle dell'Ufficio Informazioni, adiacente le dune e la spiaggia. Di giorno frequentatissimo dai surfisti.
PSCS Concarneau
Concarneau (PS+CS): Segnalato, presso il Parcheggio de La Gare, la vecchia stazione. Asfaltato, con colonnina Eurorelais 2€. Percorso pedonale per il centro (5min a piedi) o navetta gratuita.
Pont Aven (PS+CS): Parcheggio riservato ai camper ma in forte pendenza, quasi impossibile. Ma esiste una parte in piano riservata alle macchine. Asfaltato, gratuito, con scarico artigianale e colonnina di acqua. Svuotamento dei serbatoi a prova di esperto "centratore" visto che è a monte, ed ogni sbaglio scorre irrimediabilmente a valle... Segnalato solo il parcheggio, circa 150m prima, venendo da Concarneau.
Tregunc (PS): Parcheggio nel piazzare della posta, accessibile facendo il giro della chiesa.
 

Morbihan (56)

Carnac (PS+CS): Parcheggio in Piazza Illertissen, alle spalle della Gendarmerie. Venendo da Lorient, seguire per il centro paese, fino a passare davanti la Gendarmerie che trovate alla vostra sinistra. Dopo averla superata, girare a sinistra nel parcheggio. Colonnina Eurorelais 2€.
Josselin (PS+CS): Ampio piazzale sterrato circondato dagli alberi con CS defilato vicino ad una vecchia costruzione. Scarico scomodo per la presenza di paletti metallici.
 

Loire Atlantique (44)

Le Croisic (PS+CS): Parcheggio sterrato che in parte viene usato come deposito degli autobus. In definitiva un pò squallido. Colonnina Eurorelais (2€, ma era rotta). Si trova girando a destra subito oltrepassata la stazione ferroviaria, e alla mini-rotonda ancora a destra. Dopo 50m a sinistra. Attenzione a non sostare sotto i lampioni, perché vengono usati dai gabbiani.

Il Viaggio:


1° giorno: St. Malò, 1670 Km.

Anche oggi abbiamo viaggiato. Comunque siamo riusciti a visitare Fougerès, borgo medievale con un antico castello risalente all'anno 1000 che, ovviamente, abbiamo visitato, anche se praticamente sono rimaste solo le mura e le torri perimetrali. Molto suggestive sono le 4 ruote del mulino, più o meno ancora funzionanti. Abbiamo visitato anche la Chiesa di S. Sulpice, dove si trova un'antica statua della Madonna delle Paludi (Notre Dame des Marais).
Fougères, Chateau
Fougères, Accoglienza del Castello
7 giorni/7 dal 1° febbraio al 31 dicembre
tel. 02 99 99 79 59, fax. 02 99 99 79 59
prezzo: 4,60€
 
Ufficio del Turismo
2, rue Nationale
tel. 02 99 94 12 20, fax. 02 99 94 77 30
email: ot.fougeres@wanadoo.fr

Poi di nuovo in viaggio lungo la D155 fino a Dol de Bretagne. Purtroppo la chiesa era chiusa, ma abbiamo passeggiato ugualmente per il bel borgo medioevale ammirando alcune case molto antiche e 2 pozzi ancora con l'acqua. Dopo siamo partiti percorrendo la N176 e la N137 per St. Malò, dove dovevamo incontrare dei nostri amici che facevano il percorso al contrario.

2° giorno: St. Malò - Cap. Frehel, 72 Km (1742)

Oggi abbiamo visitato parecchie cittadine lungo la costa.
Partiti alle 8.30 dal parcheggio di fronte all'imbarco dei traghetti (a pagamento 09h-19h), siamo andati a parcheggiare in un altra zona del porto, di fronte alla fabbrica di sale in Chaussè des Corsaires. Poi siamo partiti per Dinard , stupenda città sul mare, ed anche se il tempo non era certo dei migliori abbiamo fatto una passeggiata esplorativa prima di ripartire seguendo la D786 che segue la costa.
Per pranzo ci siamo fermati sul lungo mare di Saint Lunaire, accanto ad una meravigliosa spiaggia, resa ancora più affascinante dalla bassa marea.
Ripartiti, ancora una sosta in un paesino sperduto: Lancieux, dove abbiamo visitato una chiesa e scoperto un CS non segnalato, proprio nel parcheggio sul retro della stessa. Ci siamo fermati anche a Saint Cast Le Guido, bella cittadina di mare, prima di arrivare, lasciando al D786 per la D34 a Frehel, al luogo prescelto per la notte: il PS di Cap Frehel, il cui tramonto risulterà uno dei più belli visti stavolta in Francia.
Cap Frehel Fort la Latte2
Cap. Frehel, il faro / Fort la Latte, panorama costiero

3° giorno: Cap. Frehel - Binic, 69 Km (1811)

Alle 08:45 ci sveglia il panettiere: in anticipo di un 1/4 d'ora rispetto al cartello casereccio che avevamo notato nel parcheggio. Poco male, una baguette ed un paio di pan-chocolat valgono ben un'alzataccia. Andiamo a visitare Fort la Latte in MTB. Biglietto di ingresso: 4,10€.
 
Frehel-Fort

Cap. Frehel & Fort La Latte

Distanza: 14 Km
Fondo: asfaltato.
Dislivello: nessuno.
Se non si hanno al seguito le bici, si può benissimo seguire il sentiero dei doganieri che costeggiando la scogliera porta fino a Fort la Latte in 1h30. Altrimenti basta seguire la D16 seguendo le indicazioni. Dopo poco si trova a sx la deviazione per la D16A che ci porta fino ad un incrocio a T. Seguire a sx e si arriverà al parcheggio del forte, dove bisogna lasciare le bici in quanto l'area è una zona naturale protetta. Terminata la visita o si ritorna indietro per la stessa strada o, se volete apprezzare il fascino della campagna, prendete ancora a sx verso La Motte e giunti al paese girate a dx. La strada vi porterà dolcemente a Plévenon tra colorati campi di mais e grano. Dal paese riprendete la D16 a dx che prosegue fino a Cap. Frehel.
Tornati, il pomeriggio, ci accorgiamo che il faro è visitabile, non come lasciavano intendere delle guardinghe catene il giorno prima, ma solo il pomeriggio. L'entrata è ad offerta libera, ed il guardiano del faro è nell'aspetto quel lupo di mare che tutti ci immaginiamo da ragazzi leggendo Moby Dick o Capitani Coraggiosi. Un faro così bello non si vede tutti i giorni, e la vista dalla sommità è fantastica.

Château de Bienassis
Route Départementale 786
22430 Erquy
tel. 02 96 72 22 03, fax. 02 96 63 18 27
Apertura da metà giugno a metà settembre
10h30-12h30 e 14h-18h30 tutti i giorni eccetto la domenica mattina.
prezzo: 4,30€

Ripartiamo seguendo la costa nord lungo da D34 e, strada facendo, ci imbattiamo in un castello: come non visitarlo? Si tratta del Château de Bienassis, un maniero privato del quale è possibile visitare solamente 3 stanze, peraltro solamente con una visita guidata, perché il resto è abitato dagli attuali proprietari.
Binic2
Terminata la visita ci siamo rimessi in viaggio sempre sulla D34 che poi diventa D786, destinazione Plouha. Ma strada facendo abbiamo visto un paesino molto bello subito dopo aver superato St. Brieuc: Binic, e abbiamo deciso di fermarci. Sono praticamente 4 case dipinte con i classici colori vivi, tutt'intorno al porticciolo. Ma quello che ci ha colpito principalmente sono stati i tanti piccoli ristoranti dove si possono gustare i piatti tipici bretoni: galettes, una specie di crepes fatte con acqua e farina di grano saraceno e le moules, le cozze. Non ci siamo fatti pregare e dopo un giro perlustrativo abbiamo scelto quello che ci ispirava di più.

Restaurant Gracier L'Ardoise
12, quai de Courcy - 22520 Binic
tel. 02 96 73 32 90

E per finire in bellezza abbiamo continuato la serata nel Pub accanto dove un quartetto di ottoni si stava esibendo con musiche del '900.

4° giorno: Binic - Point de L'Arcouest, 46 Km (1857)

Seguendo sempre la D786 siamo arrivati a Plouha e, visto che la giornata è stupenda, decidiamo di fermarci a Plage de Palus. Se al vostro arrivo rimanete delusi dai sassi della spiaggia non preoccupatevi, fermatevi ed aspettate la bassa marea.
Palus Plage
Per i più sportivi il posto si presta anche a della passeggiate lungo il sentiero dei doganieri, o a delle escursioni in MTB fino a Palus paese, su un sentiero lungo il fiumiciattolo.
L'itinerario lungo la costa potete trovarlo su Tourism Bretagne.
Nel tardo pomeriggio partiamo sempre lungo la D786 per Point de L'Arcouest dove abbiamo deciso di passare la notte: l'indomani l'intenzione è di visitare l'isola di Bréhat.
 

5° giorno: Point de L'Arcouest - Paimpol, 7 Km (1864)

Giornata dedicata interamente alla visita in bici dell'isola di Bréhat.
 
Brehat_ mappa_small

Isola di Bréhat

Distanza: 14 Km
Fondo: in prevalenza asfaltato.
Dislivello: isola in prevalenza piatta.
L'isola si presta bene ad una tranquilla visita anche con una bici da passeggio, l'unica precauzione bisogna averla nei confronti dei gruppi di pedoni, per i quali sarebbe consigliabile avere un campanello. Le stradine sono si asfaltate, ma strette.
Per raggiungere l'isola c'è una sola compagnia che fa servizio dalla punta, e gli orari sono esposti all'esterno del gabbiotto anche al di fuori dell'orario di apertura (utile se si arriva la sera). Importante sapere che le biciclette sono accettare solamente prima delle 10 per l'andata e fino alle 16 per il ritorno. In alternativa è possibile noleggiarle sull'isola, con prezzi anche confrontabili con il costo del biglietto, ma solo a patto di scegliere i modelli più economici. Personalmente ho preferito traghettare e pedalare sulla mia. Fare attenzione: il sentiero costiero è riservato ai pedoni e quindi interdetto alle biciclette, comprese le MTB.

Les Vedettes de Bréhat
22870 Ile de Bréhat
tel. 02 96 55 79 50, fax. 02 96 55 79 55
email: vedettes-brehat@wanadoo.fr
costo traversata A/R: 7,50€ - bicicletta 8€

Sbarcati dalla motonave abbiamo iniziato il giro dell'isola in senso orario, dirigendoci verso le Les Verreries de Bréhat, dislocate all'interno del vecchio fortino.
Terminata la visita abbiamo proseguito lasciandoci sulla destra la collinetta con la Chapelle Saint MIchel, verso la Croix de Maudez, dalla quale si domina il lato ovest dell'isola davanti al quale ci sono una miriade di isolotti verdi e spiagge sabbiose.
Brehat, Panorama Brehat, Mulino
Bréhat, panorama dalla Croix de Maudez / Bréhat, Moulin du Birlot

Proseguendo il sentiero si arriva poi ad un insolito mulino: il Moulin du Birlot, che, ristrutturato da poco, ci fa capire come le maree da queste parti scandiscano tutto: dalla vita dei pescatori a quella degli agricoltori. Tornati momentaneamente sui nostri passi si continua a girare intorno alla collinetta fino ad arrivare alle scalette che si inerpicano fino alle rocce che sorreggono la Cappella. Da qui il panorama è stupendo e ripaga ampiamente della fatica. La cosa impressionante è lo scoprire che l'isola è più coltivata di quanto si possa immaginare, con campi e colture squadrate che colorano il paesaggio.
Inforcata la bicicletta ci dirigiamo verso nord per poi deviare a sinistra verso Armer du Rosédo, una casa in pietra che una volta ospitava i soldati a presidio dell'isola, ormai lasciata in stato di abbandono, ma davanti alla quale la costa frastagliata si mostra in tutta la sua bellezza.
Proseguiamo il nostro giro passando intorno al Phare du Rosédo e ci dirigiamo verso il Phare du Paon, dove la scogliera di granito rosa si contrappone al mare.
Cominciamo poi a tornare indietro verso il molo, fermandoci nel borgo cittadino, nel centro le bici si possono solo spingere...
Tornati in camper ci siamo spostati a Paimpol, per visitare la cittadina ed organizzare la gita a Pontrieux con il treno a vapore. All'inizio non è che fossi entusiasta dell'idea, che poi, devo riconoscere, si è rivelata azzeccata. Se poi volete sapere dove abbiamo cenato...

Crêperie Morel
11, Place du Martray
22500 Paimpol
tel. 02 96 20 86 34
 

6° giorno: Paimpol, 0 Km (1864)

Anche oggi è stata una giornata intensa: è stato emozionante viaggiare in treno a vapore, come fare un viaggio indietro nel tempo, compresa la fuliggine tra i capelli per aver fatto quasi metà tragitto con la testa fuori dal finestrino.

La Vapeur du Trieux
CFTA avenue du Général de Gaulle
22500 Paimpol
tel. 08 923 914 27 (0,337 €/min)
fax. 02 96 55 18 76
email: cftapaimpol@aol.com
i viaggi si effettuano da maggio a settembre
prezzo A/R: 21€
Paimpol, treno Pointreux
Il treno finisce la sua corsa a Pontrieux, una delle "petites cités de caractère", famosa per i suoi lavatoi, davvero stupendi. Se avete il pranzo al sacco conviene dirigervi verso i giardini pubblici attrezzati con panchine e tavolini, e poi girovagare per la città. Altrimenti potete provare una delle creperie:

Les Jardins du Trieux
22, rue Saint Yves - 22260 Pontrieux
tel. 02 96 95 06 07

Noi non abbiamo certo rinunciato ad una crêpes al cioccolato ed ad un bicchiere di sidro... dopo i panini che ci eravamo portati per ogni evenienza.
Tornati a Paimpol abbiamo fatto un altro giro per il paese, curiosato in un paio di negozi di nautica nel porto e deciso la meta per un pasto serale a base di pesce: una trattoria particolarmente invitante proprio dall'altra parte della chiusa che protegge il porto dalla bassa marea, ambiente rustico, tavoli di legno e tovaglie di carta:

L'Ecluse
Quai Armond Dayot
22500 Paimpol
tel. 02 96 55 03 38

7° giorno: Paimpol - Tregastel, 79 Km (1943)

Partiti da Paimpol ci siamo diretti all'Abbaye de Beauport. E' davvero molto bella e suggestiva, peccato che il tempo e l'incuria l'abbiano così deteriorata, ma rimane comunque fantastica.

Abbaye du Beauport
Abbaye Maritime de Beauport
orario 10h-19h dal 15 giugno al 15 settembre
il resto dell'anno 10h-12h e 14h-17h.
tel. 02 96 55 18 58, fax. 02 96 55 18 56
prezzo: 4,50€

Dopo pranzo siamo ripartiti ancora lungo la D786 per Tréguier, un paesino carino anche se molto piccolo. Belle e suggestive sono le case medioevali, così come la Cattedrale con le reliquie di Saint Yves, ed il chiostro (visitabile a pagamento: 3€). Rimessici in viaggio, deviamo per la D6 per fermarci a Perros Guirec, cittadina di mare. Visita della città e della chiesa risalente al 1200, e, visto il divieto di passare la notte, ci spostiamo a Tregastel, lungo la D788 che costeggia il mare.

8° giorno: Tregastel - St. Thegonnec, 71 Km (2014)

Svegliati dall'incaricata del parcheggio che passava a riscuotere, ci prepariamo alla passeggiata in bici, non prima di aver fatto la spesa al SuperU di fronte al parcheggio.
 
Tregastel Map thumb

La Costa di Granito Rosa

Distanza: 34 Km.
Fondo: asfaltato.
Dislivello: piccoli tratti, ma facilmente superabili.
Tempo di percorrenza: 2h15'
Si parte dall'AA andando verso l'uscita posteriore e, passata la sbarra di legno si prende a dx. Di li si arriva sul mare e si nota la ciclabile sulla destra. I sentieri che si possono seguire sono più di uno, intorno ad un laghetto artificiale, ma poi si è costretti a proseguire tenendosi sulla dx in quanto il sentiero più lungo che effettua il periplo del promontorio davanti all'Ile de Costaeres è riservato ai pedoni. Proseguendo si arriva ad un altro parcheggio di fronte ad una spiaggia ed ancora all'Ufficio del Turismo situato all'interno del Mulino a maree. Una sosta è d'obbligo per procurarsi le cartine e visitare la piccola esposizione al piano superiore.
Presa a questo punto la statale D788 proseguiamo con una piccola salita fino a Ploumanac'h. Arrivati al semaforo prendere a sx e seguire le indicazioni per il Faro. Giunti in paese la strada diventa a senso unico, fino ad arrivare tranquillamente al parcheggio del faro dove dobbiamo lasciare anche noi la bici perché il sentiero è solo pedonale. In pochi minuti si arriva sulla scogliera.
Tregastel, Ile Grande1
Per tornare indietro la strada è obbligatoria, e si torna facilmente alla statale ed al Mulino a maree. Da qui si prende a sx la stradina che costeggia l'insenatura, la si segue per un pò e poi si devia a dx al primo bivio, prendendo Rue de Golgon con la quale arriveremo prima alla Chapelle de St. Golgon e poi ad un piccolo pozzo ristrutturato. Dopo una curva a 90° a dx, prendiamo a sx Rue H. Barbusse, che, costeggiando una piccola zona industriale e poi la Dèchetterie, arriva fino all'incrocio con Route de Kerguntull. Presa a sx, inizia il tratto in aperta campagna, costeggiano campi di mais e pascoli. Prima della salita, sulla sx, si trova il primo dolmen. abbandonato in un prato, semi-segnalato da un segnale turistico. Alla fine della salita si prende a dx seguendo per Kérénoc, e successivamente ancora a dx per riprendere la D788. Giunti all'incrocio con la D788 prendiamo a sx lungo la baia che ci fa intravedere la penisola di Ile Grande. Arrivati alla D21 la prendiamo per raggiungere il centro. Noi abbiamo preferito tenere la destra e fare il giro della penisola in senso anti-orario. Arrivati alla spiaggia di Pors Gélen ci siamo rifocillati e rilassati sulla bellissima spiaggia di sabbia chiara. Per tornare indietro ci sono 2 possibilità: la più tranquilla ripercorre la strada dell'andata, con una piccola deviazione fino al centro del paesetto, quella più avventurosa prevede il periplo dell'isola sul sentiero costiero, completamente sterrato, con alcuni tratti in single track... ed attenzione ai pedoni!Tornati sulla terraferma si riprende al D788 che ci riporta tranquillamente al punto di partenza.
Tornati alla base ci siamo spostati prendendo la D786 dopo Lannion e la N12 Dopo Morlaix, fino a St. Thegonnec per visitare la chiesa l'indomani mattina.

9° giorno: St. Thegonnec - Huelgoat, 62 Km (2076)

Giornata dedicata alla visita di tre dei maggiori calvari bretoni, a partire da quello di St. Thegonnec. La chiesa è spettacolare, e nell'ossario si può ammirare una deposizione di Cristo del 1702, di una bellezza impressionante. Poi siamo andati a visitare il calvario di Guimiliau, che è in definitiva quello che ci è piaciuto di più. Successivamente ci siamo spostati a Lampau-Guimiliau. Non ancora stanchi, alla fine siamo passati per Sizun, per vedere la Chiesa, e comprare un ottima torta di mele nella boulangerie accanto alla chiesa, prima di arrivare con la D764 prima alla Roc Trevezel, e poi a Huelgoat, paese leggendario e molto piccolo.

10° giorno: Huelgoat - Carantec, 66 Km (2142)

Oggi è in programma la visita ai luoghi Arturiani, secondo la tradizione bretone. Presso l'Ufficio del Turismo è possibile prendere una piantina della zona (a pagamento) per meglio orientarsi nei sentieri della foresta, anche se a tratti la mappa non è che sia molto chiara.

Circuits Huelgoat_small1

La Foresta d'Huelgoat

L'escursione che abbiamo fatto toccava quasi tutti i punti di maggior interesse, ma ci sono volute quasi 3h e delle scarpe molto comode. Si parte dal sentiero che inizia accanto al Mulin du Chaos che ospita l'Ufficio del Turismo, camminando lungo il torrente tra enormi massi che la leggenda vuole siano il risultato di un'epica battaglia del Mago Merlino.

Office de Tourisme
Moulin du Chaos
29690 Huelgoat
Tel./Fax. 02 98 99 72 32
Aperto tutto l'anno

Huelgoat, tramonto2 Huelgoat, fiume
Huelgoat, tramonto / Huelgoat, Roccie di Merlino

Si incontra prima La Grotte du Diable, un affascinante anfratto con il fiume che scorre impetuoso sotto di esso. Una scaletta permette di scendere in basso, attenzione al terreno viscido ed alla testa.
Seguendo il sentiero e poi deviando a sx per salire una scalinata e giungere ad un belvedere, si incontra La Roche Tremblante: un affascinante masso di 137 tonnellate situato in equilibrio precario sul terreno sottostante. Consiglio vivamente di aspettare che la guida si metta premere nel punto giusto per farlo muovere...
Continuando il sentiero che scende si torna verso il torrente. A questo punto, se volete,  potete deviare a sx seguendo le indicazioni per vedere una conformazione rocciosa il cui nome spiega tutto: Le Champignon. Tornati indietro si passa vicino un Bar/Affittacamere, fino ad arrivare La Menage de la Vierge. Dopodiché il sentiero si divide: a sx parte il Chemin des Amoreux, a dx prosegue lungo il torrente con il nome di Allée Violette, arrivando al Viex Pont Rouge e poi alla statale. Subito dopo riparte a sx in salitella lungo un altro torrente per arrivare a La Grotte d'Artus sulla sx. Continuando, a La Mare aux Sangliers siamo passati al sentiero che corre dall'altro lato del fiumiciattolo, per arrivare sempre al Pont Gwen, che era in ristrutturazione, e tornare indietro lungo il sentiero che è leggermente meno curato che nella parte sottostante. Tornati alla statale, vista la bella giornata, siamo andati lungo il sentiero che in salita porta fino al Camp d'Artus, dal quale si gode una panorama stupendo, a perdita d'occhio sulla foresta circostante.
Tornati alla base siamo partiti per Morlaix, ripercorrendo a ritroso la D764 e prendendo poi la D785 poco prima di arrivare alla Roc Trévezel. Morlaix è una cittadina di mare che non ci ha entusiasmato particolarmente, se non per le case del XVI che si possono visitare e danno un'idea di quali fossero i costumi dell'epoca in queste zone: come la Casa della Duchessa Anna.
Terminata la visita ed una passeggiata per il centro siamo andati a Carantec percorrendo la D73 che costeggia la foce del fiume.

11° giorno: Carantec - Roscoff, 19 Km (2161)

Carantec è una base ideale per visitare Ile Callot, un isolotto collegato alla terraferma da una strada percorribile solamente con la bassa marea (per davvero, non come Mont St. Michael!). Abbiamo così deciso di sfruttare appieno la mobilità offerta dalle MTB:

Carantec Map thumb

Tour di Carantec

Distanza: 15 Km
Fondo: asfaltato.
Dislivello: piccoli tratti, ma facilmente superabili.
Tempo di percorrenza: 1h15'
Partiamo dall'AA che rispetto alle segnalazioni trovate su Internet è stata spostata vicino al campo da tennis, e non si trova segnalata sul pannello informativo del Comune, e ci dirigiamo fino all'isolotto con una costante discesa fino al livello del mare. Conviene fermarsi appena si arriva in paese all'ufficio del turismo per controllare gli orari delle maree e l'orario massimo per rientrare (noi l'avevamo fatto il giorno prima appena arrivati).

Carantec, spiaggia Gréve Blanche
Office du Tourisme de Carantec
4, rue Pasteur - 29660 Carantec
Tel. 02 98 67 00 43; Fax. 02 98 67 90 51
email: catantec.tourisme@wanadoo.fr

L'isoletta offre una vista impareggiabile sulla costa e una volta arrivati non mancate di visitare la Chiesa di Notre Dame de Callot. Al ritorno, passati sulla sicura terraferma e se la giornata lo permette vale la pena fermarsi al sole sulla spiaggia di Gréve Blanche, e se sarete pazienti, dopo aver visto la marea salire, potrete anche cimentarvi con un trampolino... Proseguendo il nostro giro, dopo essere tornati in paese, ci si dirige verso il promontorio di Pointe de Pen Al Lann dal quale si gode un panorama stupendo sulla baia di Molaix e sullo Chàteau du Taureau, situato su un isolotto in mezzo al mare, ma al momento del nostro viaggio in ristrutturazione e non visitabile.
Tornati alla base, dopo un attimo di relax ci siamo diretti verso Roscoff seguendo la D58. Dopo esserci sistemati, durante una passeggiata per il centro scopriamo che stanno allestendo una festa bretone per le ore 21. Quindi dopo cena altra passeggiata per assistere alla musica dal vivo in ottima compagni di crepes dolci (è affascinante osservare la maestria della cuoca che le cuoce al momento) e birra bretone. Nel frattempo la bassa marea ha cambiato il paesaggio e la passeggiata sul lungomare è meravigliosa.

12° giorno: Roscoff, 0 Km (2161)

Oggi è stata una giornata di sole, ottima per la visita dell'isola di Batz in MTB, che si è rivelata un'isola piccola ma carina e per nulla caotica come l'isola di Brehat.
Per il traghettamento ci si può servire delle
Roscoff, molo3
Compagnies Associéès del l'Ile de Batz
tel. 02 98 61 79 66
6,50€ adulto A/R
6€ bicicletta
3,50€ bambini da 4 a 11 anni.

Tour dell' Ile de Batz

Distanza: 19 Km
Fondo: prevalenza sterrato, con alcuni tratti asfaltati.
Dislivello: piccoli tratti, ma facilmente superabili.
Tempo di percorrenza: 1h50'
Scesi dal traghetto ci rechiamo al vicino ufficio informazioni per avere una mappa dettagliata dell'isola, pere scoprire che c'è, ma costa 1€, ed allora decidiamo di girarla con la mappa del depliant fornito dalla società di navigazione e del percorso trovato su Internet. Anche in questo caso sarebbe stato possibile noleggiare le biciclette direttamente sull'isola, ma visto il costo del traghettamento, e considerando che non ci sono restrizioni sull'orario come per l'isola di Brehat, anche in questo caso conviene portarsi la propria.
Iniziamo così il giro in senso orario costeggiando il porticciolo di Pors Kernoc, e deviando leggermente per visitare la Chiesa nel centro del paesino. Riprendiamo il percorso seguendo la stradina asfaltata che corre lungo una piccola zona verde, per poi arrivare alla piccola spiaggia di Pors Leyen. Continuando si gira intorno ad una pineta e con un single track si arriva al margine del campeggio municipale: un prato in mezzo alla campagna, vista mare. Si attraversa il campeggio (non ci sono recinzioni di alcun tipo) e ci si può dirigere verso il Faro.
Isola Batz, panorama dal Faro
Dal faro la vista sugli scogli sparsi nel mare intorno all'isola è stupenda, non meno del colpo d'occhio su tutta l'isola e su Roscoff, e sembrerà strano notare solo ora quanto possa essere coltivata la superficie dell'isola: una serie di appezzamenti quadrati adiacenti di tonalità diverse che contrastano nettamente con lo sfondo blu del mare.
Ritornati indietro sul sentiero costiero si riprende il giro su un percorso a tratti sassoso e roccioso che corre lungo la scogliera, toccando il Fortino (chiuso e non visitabile) e la vecchia Casa delle Guardie (una casetta in mattoni semi abbandonata). Continuando il tratturo si arriva al Buco del Serpente (che noi non siamo riusciti ad individuare con precisione..) dove, secondo la legenda, Saint Pol-Aurèlien fece suicidare buttandosi giù dalla scogliera, il drago che terrorizzava gli abitanti dell'isola nel 6° Sec.
Dopo un tratto molto fastidioso per i ciottoli sul percorso, si arriva alla Roc'h, rocca in bretone, il cui aspetto giustifica il nome: un ammasso roccioso compatto e dalla forma cubica. A questo punto si rientra leggermente verso l'entroterra per poi tenersi a sinistra per arrivare alla Grève Blanche, una spiaggia a ridosso delle dune con sabbia bianca dove merita davvero fermarsi per passare il pomeriggio a crogiolarsi al sole in attesa del traghetto.
Terminata la pausa non resta che tornare indietro prima di arrivare al villaggio turistico, riprendendo la strada asfaltata che ci riporta verso il porticciolo.
Tornati al camper doccia e di nuovo passeggiata in paese per provare un ristorante che avevamo adocchiato il giorno prima in una viuzza dietro la chiesa:

La Moule au Pot
13, rue Edouard Corbière
tel. 02 98 19 33 60

13° giorno: Roscoff - Lampau Plouarzel, 115 Km (2276)

La giornata inizia tranquilla con la spesa al Casinò di Roscoff, e prosegue percorrendo la costa sulla D10 fino all'ora di pranzo dove ci fermiamo nel parcheggio della Maison du Dune, un paio di Km ad Est di Goulven. Si tratta di un'area protetta che merita una visita ed una sosta se volete cimentarvi nella raccolta di molluschi come fanno gli abitanti del posto: attrezzatura necessaria secchio e rastrello. Per il resto basta guardare come fanno gli altri. Per i più pigri il posto si presta ottimamente per una tranquilla giornata di mare (tempo permettendo).
Dopo pranzo abbiamo continuato il percorso sempre sulla D10 fino a Plouguerneau, per poi deviare sulla D71 fino a Lilia, piccolo paesino da cui si poteva perfettamente vedere l'Ile Vierge, celebre per ospitare il meraviglioso faro immortalato da Plisson.
Dal porto di Lilia un servizio di Navette-Taxi organizza delle visite guidale all'isola, ma vista la giornata cupa ed umida con rari sprazzi di sole , abbiamo preferito proseguire ancora lungo costa fino a Lampau-Plouarzel.

14° giorno: Lampau Plouarzel - Le Conquet, 37 Km (2313)

Partiti ci siamo diretti al Phare de Triezen che vanta 182 gradini che separano il visitatore dalla sommità. La vista ripaga lo spirito ben oltre i 2€ della spesa, considerando che è compresa la descrizione del panorama e di un pò di storia del faro da parte di una guida. Poi abbiamo proseguito con la D28 e successivamente la D85, fino a Plougonvelin per visitare il Faro e l'adiacente Abbazia (o quello che ne rimane) alla Pointe de St. Mathieu. Terminata la visita siamo tornati indietro a Le Conquet, paesino che non offre niente di particolare se non un'ottima base per effettuare il traghettamento sull'Ile de Ouessant.
Pointe de St Le Conquet, tramonto3
Pointe de St. Mathieu / Le Conquet, tramonto sul porto

15° giorno: Le Conquet - Plougonvelin, 8 Km (2321)

La giornata è stata veramente notevole, favorita da una nebbiolina che si diradava man mano che ci allontanavamo dalla costa sul traghetto che ci avrebbe portato all'isola di Ouessant. Ci sono due compagnie che effettuano la traversata, con prezzi e tempi di traghettamento diversi. L'Ufficio turistico di Le Conquet fornisce indicazioni dettagliate e può anche fare le prenotazioni, altrimenti si possono anche fare direttamente al telefono.

Office de Tourisme
Parc Beauséjour
Tel: 02.98.89.11.31 - Fax : 02.98.89.08.20
email: tourisme@leconquet.fr

Compagnie Maritime PENN AR BED
tel. 02 98 80 80 80
corse tutti i giorni/tutto l'anno.
prezzo A/R 2 pers. + 2 bici: 70€ (15% di sconto presentando un biglietto di una società partner)

Compagnie Maritime FINIST'MER
tel. 02 98 89 16 61
aprile-ottobre: traversata rapida
La Penn Ar Bed offre degli sconti se si presentano dei biglietti di società partner (e viceversa) tra cui il Forte de Bartheaume, le Vedettes de Bréhat, l'Oceanopolis di Brest ed altri che potrete trovare sul loro depliant.
 
Ouessant Map thumb

Isola di Ouessant

Distanza: 23 Km
Fondo: asfaltato.
Dislivello: nessuno.
Tempo di percorrenza: 1h40'
Fare attenzione: il sentiero costiero è riservato ai pedoni e quindi interdetto alle biciclette, comprese le MTB.
Il tempo sull'isola cambia rapidamente, quindi consiglio di portarsi dietro un pile leggero ed una giacca impermeabile per non inzupparsi in caso di uno scroscio di pioggia.
Appena sbarcati inizia subito una bella salita, tanto per gradire... ma non facendosi impressionare si arriva presto al primo incrocio che sulla destra ci porta sul promontorio sul quale svetta il Phare du Stiff. In realtà a svettare è la Torre Radar della Marina Francese, e per di più il vecchio faro ormai è in disuso, pericolante e non visitabile, ma la vista dalla scogliera sul mare sottostante con i vari riflessi blu a seconda delle correnti merita la fatica. Ripresa la bici, ci siamo diretti, passando accanto al Camping Municipale, verso Lampaul, il capoluogo dell'isola, dove potete trovare un l'ufficio turistico, un Pub molto utile per rifocillarsi se incontrate la pioggia, un supermercato. Insomma, tutti i servizi essenziali. Superato il paese, ci siamo diretti alla Maison du Niou, una casa di campagna ristrutturata fedelmente per mostrare come vivevano gli isolani ed in genere quali fossero le tradizioni e gli usi e costumi bretoni.
Maison du Niou
Maison du Niou
29242 Ouessant
tel. 02 98 48 86 37
aperto da aprile a settembre 10h30 - 18h30
prezzo: 6,30€, compreso il Museo del Faro

Centre d'Interprétacion des Phares et balises
29242 Ouessant
tel. 02 98 48 80 70
aperto da aprile a settembre 10h30 - 18h30
prezzo: 6,30€, compresa la Maison du Niou

Terminata la visita abbiamo continuato a pedalare fino al Phare du Créac'h. Anche questo faro non é visitabile, ma esiste una parte accessibile che ospita un museo sulla storia dei fari e su i vari sistemi di illuminazione usati nel corso dei secoli, il Centre d'Interprétacion des Phares et balises. Terminata la visita, interessantissima ed affascinante, ci siamo accorti che la fila all'entrata non era di tipo culturale ma dovuta all'acquazzone che si stava scatenando, con gente che continuava ad arrivare di corsa proteggendosi con i teli da mare. Finita l'acqua ci siamo messi il K-Way ed abbiamo proseguito verso Pointe de Pern per fare un paio di foto al Phare de Nividic, che si erge su di uno spuntone di roccia in mezzo al mare.
Ouessant4 Ouessant6
Phare du Créac'h / Phare de Nividic a Pointe de Pern

Poco dopo ecco che ricomincia a piovere ed allora siamo stati costretti a tornare a Lampaul ed a fermarci al Pub di cui sopra, chiudendo qui il nostro giro, senza la deviazione per andare a vedere un pò più da vicino il Phare de la Jument, anche questo staccato dall'isola.
Rifocillati e corroborati vista l'approssimarsi dell'ora del rientro con il traghetto, abbiamo inforcato le nostre bici e ci siamo diretti al Port du Stiff, dove attraccano i battelli provenienti dalla terraferma.
Alla fine della giornata, ritornati al camper, ci siamo spostati nell'AA di Plougonvelin per passare la notte.

16° giorno: Plougonvelin - Camaret, 105 Km (2426)

Sveglia con tutta calma con acquisto di brioches dal solito panettiere ambulante che si presenta la mattina presso l'AA di turno. Servizio a domicilio, ma come si fa a non essere ottimisti nella vita..! In tarda mattinata ci dirigiamo nel vicino Forte de Bertheaume. Noi ci siamo spostati con il camper ma a saperlo prima, il tratto si copre tranquillamente a piedi.
Fort de Bertheaume2
Site de Bartheaume
29217 Plougonvelin
tel. 02 98 48 26 41
fax. 02 98 48 25 94
prezzo: 5,80€ (2,90 scontato; presentando un biglietto di una società partner)

Il forte merita una visita, e c'è anche la possibilità di spilluzzicare qualcosa nella creperie allestita nel cortile interno. Poi siamo partiti alla volta di Point de Minou, seguendo la D789, dove c'era una vista stupenda di fronte al faro, purtroppo chiuso e non visitabile. Seguita la costa, abbiamo scelto di saltare la caotica Brest, ed abbiamo continuato sulla N165 fino a Le Faou dove abbiamo deviato sulla D791. la strada corre lungo una specie di piccolo fiordo, immersa a tratti nei fitti boschi, fino ad attraversare il fiume Auline sul Pont de Térénez. Proseguendo poi si prende la D887 che diventa D8, per giungere sino a Camaret sur Mer. L'AA è proprio vicino alla distesa di Menhir per il quale il paese è conosciuto: circa 147 pietre allineate una accanto all'altra ben 4500 anni A.C. La sera consiglio di andarsi a godere il tramonto sul promontorio, dal quale si gode di una vista stupenda verso Point du Toulinguet.

Camaret sur Mer, Pointe du Toulinguet

17° giorno: Camaret - Morgat, 15 Km (2441)

Anche qui la sveglia viene data dal venditore di pane e brioche, e dopo esserci consultati, si decide di fare un percorso che sulla carta sembra invitante: il periplo della penisola di Roscanvel e di Punta degli Spagnoli.

Office du Tourisme
15 Quai Kléber
29570 Camaret sur Mer
tel. 02 98 27 93 60
fax. 02 98 27 87 22

Camaret Mer Map_small1

La Côtes de l'Armorique

Distanza: 33 Km
Fondo: asfaltato.
Dislivello: 380m, con 2 salite impegnative.
Tempo di percorrenza: 2h05'
Si esce dall'AA e ci si dirige sulla D8 verso la Pointe de Pen Hir. La strada è poco trafficata ed in pianura, ed in pochi minuti si arriva facilmente, dopo essere passati davanti al Mémorial de l'Atlantique, alla punta dove a sinistra troviamo la Plage du Véryac'h. L'ultimo tratto è esclusivamente pedonale per cui bisogna spingere la bici.
Camaret sur Mer, Pointe de Pen Hir1
Se il tempo sarà clemente la vista a perdita d'occhio sarà stupenda, ma fate attenzione a non provocare la caduta di pietre che potrebbero diventare letali per chi pratica l'arrampicata sportiva sulla scogliera sotto di voi. Fatte un paio di foto si riprende la bici per tornare in paese, girando a dx per la strada che porta a Crozon, rue André Antonine, poco prima di arrivare agli Allineamenti di Lagatjar. Dopo una discesa ed una salitella (la prima di oggi...), alla 2^ rotonda si prende a sx per route de Quèlern e dopo aver lasciato le ultime case dell'abitato, ed essere passati davanti al campeggio, si incomincia a costeggiare il mare con una strada che a tratti scorre leggermente all'interno, ed in altri a ridosso della costa frastagliata su quella che oramai è diventata la RD355. la strada non è particolarmente trafficata, anzi quasi deserta, frequentata principalmente da turisti in macchina, altri in bici e qualcuno in camper. Fino alla Punta degli Spagnoli non ci sono particolari difficoltà, tranne 2 salite la 2^ della quale mette a dura prova la nostra volontà.
Arrivati alla punta si trova un ampio parcheggio sterrato sulla destra frequentato molto anche dai camperisti ed un chiosco dove si può integrare il pasto che ci siamo portati dietro con crèpes e una buona birra ghiacciata. Questo rappresenta l'unico punto di ristoro sul percorso quindi consiglio di portarsi acqua in abbondanza perché, se la giornata sarà soleggiata, il caldo si farà sentire non poco.
Ricominciato il giro, la strada procede tranquilla fino all'abitato di Roscanvel, che supereremo, per giungere poi a Quèlern. Visto che la stanchezza comincia oramai a farsi sentire decidiamo di abbreviare il periplo della penisola e di tagliare quindi da Quèlern verso l'interno per riprendere la strada dell'andata. Detto fatto, dopo un'altra piccola salita siamo di nuovo sulla D355, e quindi non ci resta che girare a sx per cominciare ad intravedere dopo poco le prime case di Camaret sur Mer.
Finita la pedalata ci siamo rifocillati e ci siamo diretti a Morgat, tornando indietro sulla D8 e poi prendendo la D887 a Crozon, per fare una gita in barca alle celebri grotte della costa l'indomani.

18° giorno: Morgat - Locronan, 105 Km (2546)

La mattina inizia con la visita alle grotte marine di Morgat, veramente belle ed uniche nel loro genere. Nonostante tutti gli orari previsti, a causa del tempo incerto, abbiamo scoperto che le corse venivano effettuate più di rado, ma si trovava posto ugualmente. Ci sono diversi operatori che offrono il tour alle grotte, noi abbiamo scelto quello con il botteghino vicino al porto, ma se ne trovano altri lungo la strada prima di arrivare in paese, con ampi parcheggi ed un servizio di navetta.

Vedettes Rosmeur
Quai Kador
29160 Crozon-Morgat
tel. 02 98 27 10 71 - mob. 06 85 95 55 49
Prezzo: 9€

Il giro in barca permette di osservare la costa da un'altro punto di vista, e vedere da vicino le grotte che hanno ricevuto nel tempo nomi particolare come il camino del Diavolo e la grotta dell'altare.
Lasciata Morgat ci siamo diretti prima verso Cap de Chevre sulla D255, e poi, tornando indietro fino a Crozon e prendendo la D308, a Point du Dinan. Mentre il primo offre ampie vedute ed anche un ampio parcheggio, il secondo non minore per le bellezze del posto sembra più distante dalle rotte turistiche e quindi offre poche possibilità di parcheggio. Male che vada, comunque, un posto lungo la strada di accesso dovreste trovarlo. Piacevole sorpresa è stato sentire il suono di una cornamusa e dei suoi motivi celtici mentre passeggiavamo sulla scogliera.
Morgat, Cap de Chevre
Chocolatier Chatillon
46, place Charles de Gaulle
29190 Pleyben
tel. 02 98 26 63 77
fax. 02 98 26 37 82

Lasciata la costa ci siamo addentrati verso l'entroterra seguendo la D887 fino a Pleyben, famosa per il suo calvario, dove abbiamo scoperto una fabbrica di cioccolatini che effettua visite guidate alla sua produzione, con assaggi gratuiti. Purtroppo era venerdì e la produzione si era oramai fermata, ma gli assaggi valevano ancora...
Dopo questa pausa culinaria ci siamo diretti a Locronan percorrendo la D107. Passeggiando dopo cena per il paesino è stato come aver fatto un tuffo nel passato. La cittadina è tutta antica, con casette in pietra a 2 piani, con la bottega o l'attività commerciale al pian terreno e l'abitazione al primo piano. Il gioco delle ombre reso dalle luci soffuse nelle strade rendeva ancora più magica l'atmosfera.

19° giorno: Locronan - Point du Raz, 49 Km (2595)

La giornata soleggiata favorisce una visita accurata di Locronan, che affollata di turisti certo perde lievemente parte del suo fascino. Conviene gustarsela la mattina prima dell'arrivo dei torpedoni che scaricano orde di turisti "mordi e fuggi". Per pranzo ci siamo fatti prendere per la gola e ci siamo imbucati in una creperie dal sapore medioevale, con muri in pietra e soffitto in travi a vista: tanto era suggestiva quanto buona la crepe dolce a base di mela, caramel di burro salato, gelato alla vaniglia e crema chantilly. Mi viene l'acquolina solo a ripensarci...

Locronan Ville
Crêperie Ar Billig Tomm
21800 Locronan
Tel: 02 98 91 70 23
Aperto da Giugno ad Ottobre tutti i giorni
Bassa Stagione Venerdì e Sabato 12h - 14h e 18h30 - 21h30
Domenica 12h - 21h

Terminata la visita della cittadina, non dimenticatevi di visitare la chiesa e di passeggiare per le botteghe disseminate lungo le strade, potreste trovare qualcosa di interessante.
Ripartiti ci siamo diretti a Pont Croix, piccolo paesino di 700 abitanti lungo la D765, ma con tanto di Camping Municipale e Parcheggio con CS, per poi raggiungere Point du Raz con la D784.

Office de Tourisme
rue Laënnec
29790 - Pont Croix
Tel/Fax: 02 98 70 40 38

Maison de Pointe du Raz et du Cap Sizun
Tel: 02 98 70 67 18 - Fax: 02 98 70 35 16

La sera finisce con un tramonto spettacolare e con l'impressione, calate le tenebre, di essere davanti ad un albero di natale tante sono le luci dei fari e dei semafori sparsi nell'oscurità del mare.

20° giorno: Point du Raz - Kerity, 102 Km (2697)

Oggi il tempo è stato inclemente: pioggia tutto il giorno. Così abbiamo dovuto rinunciare a fare uno pseudo giro ad anello in MTB fino a Pointe du Van, con sosta alla spiaggia della Baia dei Trapassati al ritorno. Poco male, lo abbiamo fatto con il mezzo, fermandoci a pranzo a Pointe du Van, dove uno dei cinque parcheggi non ha le sbarre ed è fruibilissimo anche per una sosta notturna (gratis, contro i 10€ di Point du Raz).
Point du Raz5 Pointe du Van
Point du Raz / Pointe du Van

Nel pomeriggio continuiamo prendendo la D784 dopo Audierne fino a Quimper, per visitare la cattedrale e le vie del centro. Nella chiesa c'è la possibilità (come anche in altri monumenti in Francia) di seguire una guida facente parte di un associazione di volontari che illustrano per filo e per segno il monumento in questione.

Office de Tourisme
Place de la Résistance
29000 Quimper
Tel: 02 98 53 04 05 - Fax: 02 98 53 31 33

Nel nostro caso la visita era in inglese e se non fosse stato per la Messa che iniziava probabilmente saremmo ancora lì tanto era minuziosa e dettagliata la guida. Terminata la visita ci siamo diretti a Penmarc'h seguendo la D785 per visitare il Faro di Eckmul, e una volta scoperto che non esiste più il PS o meglio è vietata la sosta dalle 19h - 9h ai camper, assieme ad altri ci siamo spostati lungo la costa verso Est, fino al paese vicino di Kerity.

21° giorno: Kerity - Concarneau, 73 Km (2770)

Dopo aver visitato il Faro (costo 2€ a persona) e ammirato il panorama, discutendo sull'esatto numero di gradini, ci siamo diretti alla Plage du Pors Carn per goderci la giornata di sole. Anche se un pò ventosa, la spiaggia è il paradiso dei surfisti, ed una parte è riservata alle macchinette a vela. Le onde sono notevoli ma il bagno è impensabile a meno di non avere origine eschimesi. Poi siamo andati a visitare il Calvario di N.D. de Tronoen. La chiesa è piccola e architettonicamente semplice. Continuando siamo arrivati a Loctudy per visitare il Manoir de Kerazan, che si trova sulla D2 circa 4 Km a sud di Pont-l'Abbe.

Manoir de Kerazan
29750 Loctudy
Tel: 02 98 87 50 10
da Giugno a Settembre tutti i giorni 10h30 - 19h
Adulti 5,50€; Bambini 7 - 15 anni: 3€
Forfait famiglia (2 adulti + 2 bambini): 14€

Il maniero è piuttosto carino, con una storia melanconica alle spalle. Ripartiti, ci siamo diretti a Concarneau, seguendo la D44 lungo la costa frastagliata, e poi la D783. La sera, dopo cena, merita fare una passeggiata nella Cittadella Fortificata disegnata dal Vaban, celebre architetto autore anche di alcuni castelli lungo la Loira. D'estate non è difficile imbattersi lungo le stradine, od anche all'ingresso, sul ponte, in musicisti girovaghi che con arpe celtiche e mandolini, o semplicemente con una chitarra classica, suonano musica celtica a beneficio dei passanti. Ascoltare la musica vedendo i chiaroscuri dei faretti che illuminano la Città-Fortezza è un'esperienza da provare.
Loctudy, Manoir de Kerazan Chateau Nuit
Manoir de Kerazan / Concarneau, la Ville Close

22° giorno: Concarneau - Pont Aven, 19 Km (2789)

La mattina trascorre passeggiando all'interno della cittadina fortificata e visitando le

Concarneau ConserveriaCourten
Conserverie Courtin
3, quai du Moros
29900 Concarneau
tel. 02 98 97 01 80
fax. 02 98 97 22 57
Visita guidata con degustazione: 2€

Per raggiungere la fabbrica conviene andarci direttamente con il mezzo, oppure dal retro della cittadella prendere il battellino che fa la spola con l'altro lato del porticciolo e poi seguire verso sinistra i cantieri fino a destinazione. La visita si è rivelata molto interessante, anche se solo in francese, sopratutto per l'assaggio finale... Al termine abbiamo fatto scorta per la nostra cambusa e lasciato Concarneau per andare a visitare il Castello di Keriolet. Il luogo è suggestivo condito da una storia particolare, anche se la struttura in sé per sé è decadente nonostante i proprietari si stiano adoperando per farla tornare agli antichi splendori.

Keriolet, castello1
Chateau de Keriolet
Da Giugno a Settembre 10h30-13h e 14h-18h
tel. 02 98 97 36 50
fax. 02 98 60 55 13
Adulti: 5€, Bambini (7-15anni): 3€

Siamo poi ripartiti riprendendo la D783, alla volta di Pont Aven, paesino carino e reso celebre da Gaugin. Camminando nel centro fare attenzione alle locandine affisse nell'Ufficio Turistico perché durante l'estate organizzano dei concerti nella chiesetta di Tremalò verso le 21 (quella dove c'è il famoso crocefisso giallo dipinto da Gaugin, per chiarire) che dista circa 10min a piedi dal centro. Noi siamo stati fortunati e abbiamo avuto la possibilità di vederne uno la sera stessa.

Pont Aven, rue
Office de Tourisme de Pont-Aven
5, place de l'Hotel de Ville
BP 36 - 29930 Pont-Aven
Tel: 02 98 06 04 70 - Fax: 02 98 06 17 25

22° giorno: Pont Aven - Carnac, 121 Km (2910)

Il tempo piovoso ci perseguita oramai da due giorni, ma riusciamo comunque a goderci i colori dei fiori dei giardini intorno al ruscello che scorre in mezzo al paesino. La mattinata trascorre passando anche a sbirciare nel negozio di Plisson dove si possono acquistare perfino delle serie speciali e numerate delle sue fotografie o digitografie. Lasciata Pont Aven siamo tornati sui nostri passi lungo la D783, diretti a Tregunc dove avevamo scoperto dall'etichetta della birra bretone Britt comprata in un Intermarchè, c'era la omonima fabbrica. Sperando fosse visitabile o che almeno avesse un punto vendita al pubblico, ci siamo messi a cercarla fino a trovarla sul lato destro della statale, andando verso Concarneau, in una specie di agglomerato industriale. Fortunatamente c'era la possibilità dell'uno e dell'altro e non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione. Terminata la visita ci siamo diretti a Carnac, percorrendo prima la N165 e poi, dopo Auray, la D768. L'intenzione era quella di visitare gli allineamenti megalitici il giorno dopo.

Etichetta Britt2
Britt - Brasserie de Bretagne
Kerouel - Le Minaouët
29910 Tregunc

23° giorno: Carnac, 0 Km (2910)

Nonostante il tempo incerto decidiamo di fare il giro degli allineamenti in MTB. La nostra idea era quella di visitare i 3 principali assembramenti di allineamenti: Mènec, Kermario e Kerlescan, e passare poi per il Dolmen di Kercado e la Cappella di San. Michele, costruita sopra l'omonimo tumulo.

Carnac Map_small

Giro dei Menhir

Distanza: 15 Km
Fondo: asfaltato.
Dislivello: nessuno.
Tempo di percorrenza: 1h
Partiti dall'AA ci siamo diretti subito verso la Maison des Mégalithes, dove si possono trovare mappe, opuscoli e prenotare le visite. Ora, bisogna precisare che per entrare nel perimetro degli allineamenti bisogna per forza partecipare ad una visita guidata, ma visto che eravamo in bassa stagione e la visita in italiano era prevista solo alle 10:30, ci siamo dovuti accontentare di gironzolare al margine della recinzione.
Presa poi route des alignements abbiamo superato la rotonda e preso route de Kerlescan per arrivare agli allineamenti di Kermario. Finita la visita abbiamo continuato a pedalare fino a Kerlescan. Al ritorno, siamo prima entrati nel viale alberato di accesso al castello di Kercado, per vedere il Tumulo, e poi, tornando indietro verso Kermario, all'altezza degli allineamenti abbiamo deviato a sx per il chemin de Kerion. La stradina corre lungo delle casette e bisogna fare attenzione per prendere a dx, ad un certo punto, chemin Croez er Gwenn, perché non ci sono i nomi delle strade. Comunque, se per sbaglio proseguirete dritto arriverete ad una curva a 90° a sx quando la stradina è ormai passata. Proseguendo si arriva alla strada principale rue du Tumulus e, presa a destra, ci conduce al semaforo alla destra del quale inizia la piccola rampa (si fa per dire) per arrivare in cima alla collinetta su cui sorge la Chiesa. Dall'alto si gode di una vista panoramica stupenda che permette di spingere lo sguardo dal mare all'entroterra costellato qua e là di pietre megalitiche.

Carnac Menhir
Sites Mégalithiques de Carnac
56343 Carnac
Tel: 02 97 52 89 99 - Fax: 02 97 52 60 03
Orari (2 maggio - 4 settembre) 9h - 19h

Al ritorno invece di andare direttamente al Camper, decidiamo di fare una pedalata sul lungomare e scopriamo un lato inaspettato di Carnac: il paese non è per nulla piccolo e semplice come la parte superiore potrebbe far pensare, ma una vera e propria cittadina di mare con area pedonale, spiaggia e divertimenti (gelaterie comprese).

24° giorno: Carnac - Josselin, 114 Km (3024)

Anche oggi il tempo è variabile, ma senza pioggia. Lasciata Carnac ci dirigiamo verso la Penisola di Quiberon e ci fermiamo in un parcheggio prima di Fort de Penthievre. Da qui proseguiamo in MTB per fare il giro della penisola.

Quiberon Map_small

Penisola di Quiberon

Distanza: 30 Km
Fondo: asfaltato.
Dislivello: piccole salite.
Tempo di percorrenza: 1h50'
Abbiamo pedalato lungo la penisola in senso anti-orario seguendo le stradine che corrono lungo la costa, anche se non sono sempre a picco sul mare, in quanto il sentiero costiero propriamente detto in alcuni tratti è percorribile solamente a piedi, ed in altri nemmeno, visto il pericolo di crollo della scogliera. Non starò a descrivere il tragitto nel dettaglio in quanto con la cartina alla mano e con un occhio al mare risulta molto facile, in quanto si segue la piccola D186A per tutta la prima metà, dopo esserci arrivati deviando per vedere il piccolo abitato ed il porticciolo di Portivy. Dopo essere arrivati a Quiberon, una comoda ciclabile ci porta fino al promontorio di Pointe du Conguel, ma per arrivarci bisogna lasciare le bici all'inizio del percorso protetto e fare gli ultimi metri a piedi.
Quiberon1
Tornati dopo pranzo al parcheggio, siamo tornati a Carnac, ed abbiamo proseguito sulla D781 fino a Locmariaquer dove abbiamo visitato altri siti megalitici, tutti concentrati nella stessa area archeologica: il Grande Menhir Spezzato, il Dolmen della Table des Marchand ed il Tumulo di Er Grah.

Sites Mégalithique de Locmariaquer
Route de Kerlogonan
56740 Locmariaquer
Tel: 02 97 57 37 59 - Fax: 02 97 57 41 62
Orari (2 maggio - 4 settembre) 10h - 19h
Prezzo: 4,60€

Alla fine, non ancora contenti, abbiamo preso la N165 per andare a Vannes per vederne il centro e la cattedrale, prima di dirigerci a Josselin ultima meta della tappa odierna. Josselin è una della Petit Citè de Caractère, e l'appellativo se lo merita tutto. Anche qui, per gustarne appieno il fascino, conviene passeggiare dopo cena tra le antiche case che mantengono i tratti medioevali e spingersi anche fino al bordo del fiume per poter ammirare le mura del castello illuminate, rispecchiarsi sull'acqua sottostante. Se la cena non la volete preparare vi consiglio:

La Prieurè de Clisson
2 rue Georges Le berd
56120 Joselin
tel/fax. 02 97 73 93 58

25° giorno: Josselin - Paimpont, 58 Km (3082)

La giornata prevede la visita del castello, che essendo privato ed ospitando ancora gli attuali proprietari ha due aspetti negativi: l'ingresso costa più della media e minori sono le stanze visitabili. Tutto sommato ne vale la pena, specie se amate i castelli.
Josselin, Castello1
Chateau de Josselin
56120 Josselin
tel. 02 97 22 36 45 - fax. 02 97 75 68 16
Giugno e Settembre: 14h-18h
Luglio e Agosto: 10h - 18h
Prezzo: 6,60€ (adulti)

Per rimanere in tema abbiamo poi visitato la Cattedrale, dove si può ammirare la stupenda N.D. dei Rovi: una statua della Madonna particolarmente amata, e l'annessa Torre, con l'immensa vista panoramica che offre. Lasciata Josselin ci siamo diretti seguendo la N24, a Paimpont, cittadina dove ricorre il mito di Re Artù e del Mago Merlino. Il pomeriggio passa raccogliendo informazioni presso l'ufficio turistico per l'escursione dell'indomani, e visitando la Chiesetta contornata dalle quattro case che formano il paese. Iniziamo dicendo che il paese è piccolissimo, ci sono giusto i servizi essenziali, un piccolo parcheggio utile anche come eventuale (PS) accanto al laghetto e di fronte al Syndicat d'Initiative (ma a seconda dell'orario di arrivo può anche essere pieno) ed un Bancomat nel Bar/Pub che si trova in Place du Roi Judicael.

26° giorno: Paimpont, 0 Km (3082)

La giornata è dedicata alla visita dei

Paimpont Foret, Map_small

Luoghi Arturiani in MTB:

Distanza: 54 Km
Fondo: asfaltato con brevi tratti sterrati in prossimità dei monumenti.
Dislivello: piccole salite sul tratto della D40 per tornare a Paimpont.
Tempo di percorrenza: 3h30'
Partiamo tornando leggermente verso il centro paese per poi deviare a sx per la D71 in direzione St. Mallon sMer, subito dopo aver passato la Salle Polyvalente. Inizia così una tranquilla pedalata in piano/leggera discesa che sarà quasi costante per tutto il tragitto (e poi ne pagheremo lo scotto tutto insieme..) immersi in una foresta che ci avvolge completamente e ci ripara dal sole, sembra quasi di stare in un libro di Tolkien... Dopo circa 8 Km, quando cominciano i dubbi di essere ancora sulla strada giusta, si trovano le indicazioni per la strada sulla sx che ci porta fino alla Tomba di Merlino e, continuando poi su una pista nel bosco, fino alla Fontana dell'eterna Giovinezza.
Paimpont, Fontana dell'eterna  Giovinezza Paimpont, Quercia di Guillotin

Dopo una breve sosta per usciamo letteralmente dal bosco, dribbliamo un paio di macchine ed un camper che ostinatamente erano decisi a non usare i piedi per camminare, e proseguiamo la nostra pedalata lungo la strada. Dopo poco, pedalando ora sotto il sole, avendo lasciato gli ultimi lembi di foresta alle spalle, si arriva ad incrociare la D31 che prenderemo a sinistra. La strada prosegue sempre rettilinea, portandoci tra campi ed allevamenti prima al Castello di Comper, e poi a Concoret. Anche se si pedala su strade asfaltate, la sensazione di solitudine e di tranquillità è totale, dato che si incontrano macchine assai di rado. Superata Concoret, bisogna prestare attenzione, perché altrimenti si rischia di sbagliare: va lasciata la D2 che percorrevamo e che prosegue per Mauron (non chiedetemi quand'è che cambia da D31 a D2, però...), e presa la D141 verso Haligan. Poco dopo aver imboccato la strada giusta di può seguire una deviazione segnalata sulla sx, che conduce alla Quercia di Guillotin [2], albero che prende il nome dal fatto che un Abate, durante la Rivoluzione Francese, riuscì a trovare rifugio nel suo interno cavo. Ripresa la strada maestra, si fa per dire, poco dopo si passa davanti al Castello Du Rox, le cui ultime vestigia circondano una splendida villa nobiliare ricoperta di edera. La strada prosegue ora solitaria più che mai, intervallando pascoli a campi di mais, fino alle case di la Saudraie, dove la D141 devia bruscamente a sx e noi con lei. A questo punto, dopo poco più di 1 Km, c'è una deviazione da fare sulla sx, seguendo una strada asfaltata senza indicazioni, per andare a visitare la Fontana di Barenton.
Paimpont, Fontana di Barenton
Si arriva prima in un piccolo centro abitato di 4 case, si supera, e poco dopo si arriva nello spazio adibito a Parcheggio per le auto. Da qui ci sono altri 1,5 Km da fare, per noi in bici, per i motorizzati a piedi: una piccola soddisfazione. Il sentiero, tortuoso e stretto a tratti, é per lo più pianeggiante, tranne l'ultimo tratto. La sorgente ha una strana particolarità: ogni tanto, oltre all'acqua, sgorgano anche delle piccole bollicine.
Tornati indietro fino alla strada dipartimentale, riprendiamo il nostro giro in direzione Tréhorenteuc, che raggiungiamo dopo una simpaticissima discesa, molto divertente e rilassante, se non dovessimo poi rifarla al contrario... Il paese è pieno di turisti, ed è l'unico del percorso nel quale si trova un bar/pub, e dei servizi pubblici. Riposatici un pochino, l'intenzione era quella di visitare la Valle senza Ritorno [4], iniziando dall'Albero d'oro, e poi proseguendo su un sentiero trovato sulla cartina il GR37, cercare di arrivare a Beauvais, da dove avremmo ripreso la strada asfaltata. Il tempo però ci ha messo lo zampino ed una volta arrivati all'albero d'oro ha iniziato un forte temporale estivo che ci ha fatto desistere dall'impresa, visto anche il fondo che si faceva sempre più viscido, con rigagnoli d'acqua che spuntavano d'ovunque.
Tornati così indietro a Tréhorentuc, abbiamo fatto la salita con il temporale che oramai si era scatenato, ed abbiamo proseguito prendendo al primo incrocio asfaltato a dx. La strada continua a salire costantemente un altro pò, per poi arrivare ad un incrocio a T: bisogna girare a dx, e lasciarsi trasportare dolcemente fino a Beauvais dove incontriamo la D40. Prendendola a sx, questa larga ma non più trafficata strada ci condurrà indietro a Paimpont, non dopo un paio di dure salite ed una discesa lunghissima.

Paimpont, Castello Trecesson

27° giorno: Paimpont - Le Croisic, 158 Km (3240)

Partiti da Paimpont siamo andati alla ricerca del Castello di Trecesson. Dopo vari tentativi scopriamo che è segnalato solo per chi viene da Ploërmel sulla D312, e, comunque, è privato e non visitabile: a saperlo prima non avremmo neanche fatto la fatica di cercarlo... Dopo questa parentesi abbiamo visitato la città Guerlande, antica cittadina medioevale racchiusa ancora all'interno delle mura. Dopo una passeggiata per le vie brulicanti di turisti e non, siamo ripartiti alla volta di Le Croisic, raggiunta seguendo la D774A che si snoda tra le caratteristiche saline della zona. Anche a Le Croisic organizzano concerti nel periodo estivo nella Cattedrale, e, fortunatamente siamo capitati anche qui il giorno giusto. La sera passa quindi tra un concerto di arpa celtica e flauto ed una mangiata di Moules frites in uno dei pochi locali rimasti aperti verso le 22:00 sul lungomare.

28° giorno: Le Croisic - Langeais, 380 Km (3548)

Oggi inizia inesorabile il viaggio di ritorno, o meglio, di riavvicinamento a casa. Seguendo la N171 arriviamo a St. Nazaire, famosa per aver ospitato durante la 2^ Guerra Mondiale la base per i sottomarini tedeschi, che ci fermiamo a visitare (Chantiers de l'Atlantique).  Oggi tutta la struttura è stata ristrutturata per ospitare due musei e simboleggiate gli orrori della guerra. Certo che è impressionante vedere ergersi questo parallelepipedo di cemento in mezzo alle case ed al porto.

Con St. Nazaire termina il nostro giro della Bretagna. Noi ci siamo poi diretti verso Langeais per transitare nuovamente per la valle della Loira prima di tornare a casa. Per i riferimenti dettagliati della strada seguita potete tranquillamente far riferimento anche al Viaggio della Normandia.